mercoledì 21 febbraio 2007

Idee di sviluppo per le imprese edili


Scenari ed azioni sul versante delle Idee di Sviluppo


Le piccole e medie imprese di costruzione devono apprendere a riflettere in maniera sistematica sulla propria missione, sull’ampliamento e diversificazione delle core competencies, in un’ottica di concezione sistemica dell’impresa. L’introduzione e lo sviluppo di questa capacità presuppone un imprenditore in grado di recepire offerte innovative volte a ridisegnare il suo stesso approccio al ruolo di imprenditore. Ed è proprio sull’imprenditore stesso che occorre fare il lavoro più delicato, sulla sua visione individualistica, sulla sua profonda convinzione che la prosperità dell’azienda tragga origine esclusivamente dalla sua capacità intuitiva. Qui stanno i maggiori ostacoli alla managerializzazione dell’impresa, che costituisce il presupposto per la crescita, lo sviluppo e la trasmissione del valore aziendale.
Non è la piccola dimensione il rischio che incombe su queste imprese, bensì la carenza di managerialità e di visione strategica. Le imprese del campione non hanno avuto successo grazie ad economie di scala, ma in base a diversificazione e flessibilità. Quello che ha funzionato in passato, e serve per il futuro, è la capacità di individuare e realizzare strategie di nicchia.
Queste imprese, per avere successo, non devono necessariamente crescere. Devono piuttosto saper organizzare le risorse che si formano nella filiera edilizia e che sono controllate da altri soggetti economici, attraverso intese e accordi di collaborazione. Le risorse che la piccola impresa può mettere in campo sono la creatività dell’imprenditore, la flessibilità organizzativa e la conseguente capacità di adattamento alle richieste del mercato, la possibilità di lavorare per piccole commesse specializzate. Tuttavia l’impresa paga le sue ridotte dimensioni in termini di inadeguatezza delle competenze manageriali possedute. Le funzioni aziendali sono poche e spesso indistinte, e gli aspetti gestionali critici sono concentrati sul titolare, con poche e indefinite deleghe. Ciò rappresenta, oltre che un elemento di debolezza strutturale e di vulnerabilità, anche un fattore di conservazione, in quanto spinge l’impresa a cimentarsi solo su terreni conosciuti.



Azioni da sviluppare sul versante delle Idee di Sviluppo


Le azioni da intraprendere sono molteplici, e su questo versante vale più che mai il principio dell’azione personalizzata a seconda della situazione della singola impresa.
A livello generale possiamo segnalare necessità, per le imprese orientate allo sviluppo, di familiarizzare maggiormente con mondi e mercati finora sconosciuti, attraverso gruppi di confronto tra imprenditori, viaggi di studio o di interscambio con aziende di altre realtà. Possono inoltre essere sviluppati interventi di formazione, intesa come momento di incontro, confronto e condivisione trasversali tra imprese ed imprenditori, anche finalizzata ad una collaborazione in progetti comuni.
Più in generale va detto che una esigenza chiara emersa è che le esperienze fatte da un’impresa vanno comunicate, valorizzate e messe a disposizione delle altre imprese, attivando gruppi di lavoro per scambi, studi di nuove tecnologie, collaborazione su obiettivi specifici L’interscambio può essere attuato con maggiore facilità sui versanti tecnici e gestionali, dove non vi sono esigenze di riservatezza al pari di altri versanti.
Vi sono infine spazi per servizi di pianificazione strategica a carattere generale e di categoria (centri studi di categoria e di settore).

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